Pittrice italiana. Compì gli studi
a Milano, frequentando i corsi di pittura dell'Accademia di Brera, sotto la
guida di Lanaro, Scirpa, Lazzaro e Pisani. Il suo itinerario
artistico-espressivo risulta suddiviso in due fasi distinte: la prima, durante
la quale l'artista utilizzò la pittura come sonda conoscitiva, per
compiere una graduale "discesa all'inconscio" (i quadri di questo
periodo attuano un gioco di citazioni, in cui il tempo storico affonda nel tempo
immaginario, arretrando fino al tempo-non tempo dell'inconscio); la seconda, nel
corso della quale le opere della
Z. appaiono tutte proiettate verso il
futuro, attraverso la decifrazione del corpo nella scrittura e del contenuto in
esso racchiuso. La produzione della
Z., che si colloca nell'ambito
dell'arte concettuale, ricevette recensioni e positivi consensi da parte dei
maggiori critici. Le sue opere, nelle quali come soggetti principali spiccano i
cavalli, furono esibite nell'ambito di mostre personali e collettive in Italia e
all'estero. All'attività artistica la
Z. affiancò quella di
docente di discipline artistiche in istituti secondari superiori (n. Milano
1959).